Almeno 12 persone sono state diagnosticate con la malattia in Italia e Tuna è oggetto di indagine come prova della loro malattia.
Si sospetta che la diffusione del cibo sia stata causata da bistecche di tonno giallo disciolto con acqua extra dall’Italia e materie prime dalla Spagna.
Nei giorni scorsi nove persone con sintomi quali nausea, vomito e incoscienza o vertigini sono state segnalate alla ASL Toscana e poi ricoverate in due ospedali prima di essere dimesse.
Tutti hanno riferito di aver consumato tonno in forme diverse in due diversi ristoranti a Firenze.
I funzionari hanno visitato entrambi i ristoranti per valutare i dettagli su condizioni igieniche, sicurezza e rilevabilità del prodotto. Campioni di tonno sono stati inviati per analisi chimiche e batteriche.
Gli agenti si sono recati in un centro di distribuzione a Firenze e hanno fornito i due ristoranti e hanno intercettato elementi relativi alle località coinvolte.
Sospetto di uso di nitriti
I funzionari di Firenze hanno segnalato un caso simile contro un uomo che ha mangiato tonno in un ristorante a Portoferro. I media locali della città di Brindisi hanno riferito che una famiglia – genitori e due figli di 10 e 11 anni – si è ammalata dopo aver mangiato pesce.
Ministero della Salute (Ministro della Salute) Itica Ju Pietro SRL
Il richiamo afferma che le autorità hanno scoperto la presenza di nitriti o nitrati in un blocco. L’uso del nitrito come additivo alimentare nel tonno per cambiare il colore dei prodotti ittici non è approvato in Europa.
Le autorità hanno esortato le persone a non consumare gli articoli interessati e a venderli o a restituirli ai funzionari sanitari.
Il tonno è stato distribuito anche in Croazia, Polonia, Romania e Slovenia, secondo il portale di allarme rapido dell’UE per l’alimentazione e la nutrizione (RASFF).
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